Borgo marinaro (ab. circa 1.000) stretto fra la Statale 113 e il mare, circondato da giardini di limoni. Nell’antichità fu il porto di Calacte, il cui bacino si apriva vicinissimo a Punta Lena, in contrada Pantano, più o meno dove oggi insiste il campo sportivo.
Attraversato dalla via Valeria (di cui oggi si conserva un tratto, utilizzato come strada interpoderale), il quartiere portuale si ingrandì in epoca romana, come attestano i numerosi rinvenimenti archeologici.
In tempi medioevali la spiaggia ospitava una tonnara, rimasta in funzione fino agli inizi del ‘900. La chiesa della SS. Annunziata, documentata dal 1178, costituì il cuore del piccolo borgo medioevale. Sottoposta a varie ristrutturazioni e ricostruzioni parla oggi il banale linguaggio dell’architettura moderna di provincia.
Là dove la foce della fiumara comincia a restringersi, ben visibili percorrendo la Statale 113, si trovano i resti di un vecchio ponte, impropriamente chiamato “romano”, la cui struttura rivela due fasi costruttive risalenti al XV e XVII secolo.
Le spiagge. La spiaggia antistante l’abitato risente della vicina urbanizzazione e della presenza non proprio leggiadra di scogliere frangiflutto. Ma basta spingersi verso Punta Lena per ritrovare un contesto pienamente naturale. Bella anche la spiag-gia di Torre del Lauro, che si estende, punteggiata di scogli, a circa 8 km da Caronia Marina in direzione di Acquedolci.
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