Montagna delle Felci e dei Porri - Isola di Salina

Via Risorgimento snc, 98050 Santa Marina Salina, Provincia di Messina
0907761267

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Salina, per grandezza seconda isola d’origine vulcanica dell’Arcipelago eoliano, ha una superficie di 2.680 ettari ed è formata da rocce laviche. L’isola è la punta di un antico vulcano sottomarino, che si estende fino a circa 1500 metri sotto il livello del mare.
Le terrazze marine sono la prova dei movimenti bradisismici, che ne hanno favorito l’emersione.
Di grande interesse scientifico sono le lave, i tufi, le scarpate detritiche e le grotte marine.
Nei pressi di Pollara, si possono ammirare archi naturali, denominati localmente “Perciati”, formatisi in seguito alle erosioni eoliche.
Una relativa ricchezza d’acqua dolce ha reso il paesaggio meno aspro rispetto alle altre Isole Eolie, consentendo lo sviluppo di una notevole vegetazione arborea ed estesi rimboschimenti per opera dell’Azienda Foreste Demaniali.
Agricoltura e pesca costituiscono le principali attività economiche dell’Isola. Le colture più diffuse sono quelle della vite, dell’ulivo e del cappero.
La riserva interessa i due conetti vulcanici spenti di Monte Fossa delle Felci (che rappresenta, con i suoi 962 metri sul mare, la vetta più elevata delle Eolie) e di Monte dei Porri (859 m. s.l.m.), e giunge fino al mare.
All’interno del cratere di Monte Fossa delle Felci, oltre all’abbondanza caratteristica della pianta eponima (Pteridium aquilinum), si riscontrano due presenze eccezionali per l’arcipelago: un castagneto ed un piccolo bosco di corbezzoli, straordinario per l’altezza delle piante (4 metri circa).
La rigogliosa vegetazione spontanea dell’Isola è composta prevalentemente da artemisie (Artemisia arborescens), euforbie (Euphorbia dendroides), ginestre (Spartium junceum, Genista tyrrenia).
Varietà endemiche che rivestono particolare interesse botanico sono il Cytisus aeolicus, la Centaurea aeolica, il Limonium minutiflorum, la Scabiosa cretica, ecc.
Di notevole importanza dal punto di vista ornitologico è soprattutto il Laghetto costiero di Lingua, all’estremità sud-orientale dell’Isola, che rappresenta un ambiente ottimo per diverse specie d’uccelli (Trampolieri e Anatidi migratori).
Nell’Isola vivono inoltre varie specie d’uccelli rapaci come la poiana (Buteo buteo), il grillaio (Falco naumanni), il gheppio (Falco tinnunculus), il falco pellegrino (Falco peregrinus) e il rarissimo falco della Regina (Falco eleonorae). Quest ultimo prende il nome dalla duchessa sarda Eleonora d’Arborea che nel 1392 ne vietò la caccia e giunge in primavera nell’isola per nidificarvi e trascorrervi l’estate, ripartendo in autunno per poi trascorrere l’inverno nel Madacascar.
Tra la fauna minore, oggi non molto numerosa, è stata rilevata la presenza di due Tenebrionidae tipici della macchia mediterranea: il Probaticus anthrax e l’Helopondrus assimilis e, in prossimità del Pollara, la presenza di una piccola lucertola endemica, la Podarcis sicula alveraioi.
Ricco di pesci e di un mondo sottomarino affascinante, sono infine i fondali circostanti l’Isola.

Tipo:
Bene naturalistico

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